Danish design: lo stile che non passa mai di moda
L’arte del minimalismo
Se c’è uno stile che nessuno si sognerebbe mai di escludere a priori è proprio il Danish. Il minimalismo nordico di Finn Juhl, Verner Panton, Hans J. Wegner, Arne Jacobsen (solo per citarne i maestri), infatti, è caratterizzato da un design a linee pulite ed estremamente elegante ed è in grado di adattarsi con facilità sia ad ambienti classici sia a soluzioni estremamente moderne.
Il paradosso scandinavo è quello di riuscire, attraverso linee minimal, a rendere uno spazio estremamente caldo e accogliente nonostante la sua apparente freddezza. Ma com’è possibile? Tra gli elementi che distinguono ogni corrente artistica c’è il colore. Il Danish interior design, infatti, è noto per la sua gamma di colori, in grado di sposarsi perfettamente con la luce naturale e scaldare ogni ambiente.
Gli elementi che contraddistinguono il design scandinavo
Gli alti contrasti sono il segno distintivo dell'interior design scandinavo. In una stanza completamente bianca o dai toni molto chiari, immaginate una sedia in stile danese, con telaio e gambe in legno e rivestimento della seduta in stoffa nera, una composizione estremamente semplice ma di grande impatto.
Il contrasto, inoltre, può far riferimento non solo al colore, bensì agli elementi presenti nella stanza: una composizione di sedie e tavolo minimal in contrapposizione a complementi o elementi decorativi classici, può evocare un incredibile appeal e fascino.
Ma anche i toni caldi del legno e le tonalità seppia sono popolari nel design danese, proprio perché sono in grado di conferire solarità e luminosità senza l’utilizzo di colori accesi e opprimenti.
Il calore dell’Hygge
L’utilizzo di colori tenui unito all’impiego di materiali tessili può dar luogo a quello che viene definito “Hygge”. Questo termine scandinavo viene utilizzato per esprimere un sentimento che si avvicina al senso di comodità, accoglienza e familiarità. Un termine che nella lingua italiana non ha una traduzione letterale ma che si avvicina al concetto di calore e intimità. La parola ha un’origine antica, che significava benessere. Questo lessema è entrato a far parte ufficialmente della lingua danese a partire dal XVIII secolo. Oggi viene usato in moltissimi contesti: una gita al parco, un concerto con gli amici, ma non c’è niente di più hygge del periodo natalizio e degli ambienti caldi e confortevoli danesi.
Lo stile Danish, infatti, si sposta verso la ricerca di una felicità quotidiana, frutto dei piccoli gesti abituali, come sorseggiare del tè caldo davanti al camino o semplicemente stare comodamente sul divano con la persona amata o stare seduti a un tavolo in compagnia della propria famiglia e degli affetti più cari. Secondo la filosofia danese per essere “hyggelig” bisogna concentrarsi sulle cose semplici, quelle che ci fanno star bene, ricreando un ambiente accogliente in cui è possibile godere appieno dei piaceri quotidiani che la vita ci offre. Un concetto che sposa perfettamente il Danish design.