Vai al contenuto
Shop

Smart furniture: arriva lo smart bed, la domotica applicata al letto

L’innovativo letto tecnologico per un sonno ristoratore

Il concetto di Smart Home ha ormai fatto breccia nella quotidianità dell’abitare e sempre più gli architetti e gli interior designer considerano la domotica parte integrante della progettazione di interni, alla quale ricorrere per innalzare il livello tecnologico della casa e migliorare la qualità della vita domestica. I progetti di abitazioni smart oggi non si limitano ai tradizionali sistemi domotici come la regolazione della temperatura delle singole stanze, il controllo a distanza delle luci o la gestione degli elettrodomestici da remoto, ma spaziano in tutti gli ambienti della casa fino ad arrivare in camera da letto per misurarsi con una delle attività indoor più importanti: il riposo notturno.

Smart home e monitoraggio del sonno

Dormire bene significa dormire sano: la qualità del sonno è fondamentale per migliorare anche gli standard di vita durante il giorno, poiché il riposo notturno influisce sulle funzioni cerebrali, sulle capacità cognitive e sull’umore. Le conseguenze di un sonno disturbato o caratterizzato da frequenti risvegli notturni si manifestano visibilmente sin dal risveglio e lungo tutta la durata del giorno, mentre un sonno ristoratore ci mette nelle migliori condizioni psicofisiche per affrontare la giornata.

La qualità del riposo è data non solo dalla durata del sonno, ma anche dall’assenza di disturbi del sonno e, nella successione di fasi del sonno, dal tempo di sonno profondo che precede la cosiddetta fase Rem: è in questi stadi che le attività dei muscoli, del cuore e della circolazione rallentano mentre parallelamente quelle del cervello subiscono un incremento.

Per migliorare la qualità del sonno, e di conseguenza evitare alterazioni del ciclo sonno veglia, la moderna domotica ha applicato gli sviluppi dell’intelligenza artificiale ai progressi degli studi scientifici sul sonno con l’obiettivo di monitorare il riposo notturno e modificarne eventuali alterazioni. E lo strumento attraverso cui garantire un sonno ristoratore non poteva che essere quello deputato al riposo: il letto.

Smart bed e letti intelligenti per dormire meglio

I cosiddetti smart bed sono letti altamente tecnologici che sfruttano sistemi di domotica e intelligenza artificiale per raccogliere dati relativi al sonno durante la notte e fornire soluzioni per un riposo ottimale. Il monitoraggio del sonno avviene attraverso sensori all’interno del letto o del materasso, che rilevano i movimenti durante i cicli di sonno ma anche parametri come la pressione, il battito cardiaco e la respirazione: in questo modo al mattino è possibile verificare quanto e come si è dormito, grazie a una reportistica dettagliata sull’efficienza, gli stadi e la qualità del sonno navigabile via app.

I letti intelligenti di nuova generazione, però, fanno qualcosa di più: non si limitano infatti a misurare il riposo ed aggregare dati sul sonno notturno, ma “agiscono” in prima persona per migliorarlo in funzione delle informazioni raccolte. Il nuovo Restorative Bed della startup Bryte è uno degli esempi più evoluti di smart bed integrato nei sistemi di domotica di una smart home: grazie alla sua tecnologia avanzata, questo letto è in grado di creare le condizioni ideali per addormentarsi, dormire e svegliarsi su misura per ogni persona, modificando le luci dell’ambiente per favorire l’addormentamento, regolando la temperatura del letto e della stanza e favorendo il risveglio naturale al mattino.

Inoltre, le preferenze di riposo individuali possono essere salvate e applicate a qualsiasi altro letto dello stesso produttore, in modo da ricreare in qualsiasi ambiente – come per esempio in una camera d’albergo – le condizioni ideali per un perfetto sonno ristoratore personalizzato.